Quello che ignoriamo a volte è che siamo composti da oltre 100 mila miliardi di cellule che svolgono singolarmente e quotidianamente il loro lavoro, esse hanno una vita, nascono, crescono, compiono ...leggi tutto
Quello che ignoriamo a volte è che siamo composti da oltre 100 mila miliardi di cellule che svolgono singolarmente e quotidianamente il loro lavoro, esse hanno una vita, nascono, crescono, compiono il loro dovere e inesorabilmente muoiono. Alcuni studiosi passano il loro tempo a capire come rallentare l`invecchiamento delle cellule, principalmente mediante sostanze dette antiossidanti e reazioni genomiche e nutri genomiche al DNA; sembra essere ogni giorno sempre più difficile rallentare l`invecchiamento, proprio perchè le variabili che portano al deperimento cellulare sono sempre maggiori ed è quindi facile capire che avere sotto controllo tutti i fattori di stressor quotidiani come polveri sottili, radiazioni, i raggi UV, metalli pesanti ecc, è quasi impensabile nel 2013, ma la scienza si sta muovendo su questo fronte, l’antiaging. Si ipotizza che il corso della vita media di una cellula è di circa un mese, se si riuscisse quindi a rallentare la morte cellulare di anche solo 5 minuti a cellula, capite bene che nell`intero arco della vita avremmo un accumulo di non poco conto da sfruttare, ma siamo ancora molto lontani dalla verità. In accoppiata agli studi su elencati c`è il "progetto genoma umano" nato nei primi anni del nuovo millennio, e in circa 12 anni si sono scoperti non pochi misteri a livello dell`informazione genetica, quindi è lecito sperare bene per il futuro. Ci sono alcuni scienziati che ipotizzano che vivono più a lungo le persone che mangiano meno, pare infatti che stressino meno il lavoro di organi e apparato digerente, con conseguente risparmi sullo stress ossidativo cellulare, ma sono solo ipotesi, il futuro ci sarà dare sicuramente più informazioni. Per ora possiamo contrastare in maniera positiva ed efficace l`invecchiamento cellulare mediante la qualità del cibo che introduciamo e chiaramente grazie ad una costante attività fisica di moderata intensità.
Per quanto riguarda le cellule più importanti del nostro corpo ossia quelle cerebrali, sono praticamente essenziali, e per essenziali intendo che non possono riformarsi come le altre cellule, cioè hanno una loro vita media e poi muoiono. Si stimano che alla nascita abbiamo un corredo di circa 100 miliardi di cellule cerebrali e non me ne vogliate, ma ogni ora ne perdiamo circa 500. Ora, molti di voi non l`avranno presa bene, nemmeno io quando l`ho saputo, ma poi ragionandoci su sono arrivato alla conclusione che è pur vero che le cellule cerebrali muoiono in maniera costante (patologie a parte) ma è anche vero che il loro potenziale alla nascita è elevatissimo e ancora non sfruttato, inoltre i neuroni si creano e creano connessioni ogni giorno che cresciamo, ragioniamo, pensiamo, leggiamo, conversiamo, ecc, la velocità di connessione tra le sinapsi aumenta e con la velocità aumenta la capacità di produrre e riprodurre informazioni, e infine di immagazzinarle; ovviamente non accresciamo le cellule, ma accresciamo la qualità cerebrale, quindi ragazzi sotto con gli scacchi e lo studio...
E` chiaro che la vecchiaia arriva per tutti, ma in sostanza il cervello più è in moto e più gli aumentiamo la longevità. Volevo farvi notare che alcuni studiosi sono arrivati ad attribuire una similitudine importante con le cellule cerebrali, queste cellule, che ripeto essere 100 miliardi circa, sono praticamente l`equivalente di un hard disk di 100Gb, ormai superati dall`odierna tecnologia; molti di voi avranno già pensato che si potrà riprodurre il cervello umano nel futuro, magari con delle macchine cibernetiche un pò come nei film di fantascienza, bè in realtà le cose sarebbero un tantino più complesse, staremo a vedere...
Curiosità:
_Sapevi che nel tuo cervello ci sono 100.000 km di vasi sanguigni?!
_Si pensa inoltre che uno sbadiglio serve per mandare più ossigeno al cervello per raffreddarlo e svegliarlo.
_Cinque minuti dopo un sogno, la metà del sogno è dimenticato. Dieci minuti dopo un sogno, oltre il 90% è dimenticato. Scrivi i sogni immediatamente se vuoi ricordarli.
_Se stai russando, non stai sognando.
La cellula umana è chiaramente formata dalla stragrande maggioranza di acqua al suo interno, e l`acqua con i soluti all`interno funge da ambiente ideale di lavoro e comunicazione, è facile capire quindi come la qualità e la quantità di acqua presente nel nostro corpo è fondamentale anche per contrastare l`invecchiamento cellulare. Infatti l`acqua determina anche la velocità con cui è richiesto un determinato lavoro a livello di comunicazione interna, quindi essere ben idratati vuol dire anche essere più efficienti. L`ambiente acquoso con cui il nostro corpo è composto è circa il 75%, l`acqua è determinante alla vita, sappiamo che si può sopravvivere senza cibo per oltre 20 giorni, ma senza acqua il nostro corpo soccombe in pochi giorni. L`acqua svolge un ruolo principe sulla comunicazione tra cellule, non tanto per la percentuale presente nell`organismo ma tanto più per gli elettroliti disciolti in essa, infatti questi fanno si che le cellule comunichino e aumentino la velocità di connessione tra loro, al fine di far girare tutta la "macchina" alla perfezione e sempre in meno tempo possibile; conosciamo tutti la proprietà di conduzione elettrica dell`acqua, ed è proprio di tale proprietà che il corpo umano ne fa virtù, non dimentichiamo che a livello cerebrale la percentuale di acqua è elevatissima, si parla di una percentuale vicina all`76%.
Dove voglio arrivare, semplicemente a dirvi che la base per un corretto funzionamento è proprio questa, cioè bere un quantità di acqua giusta a far girare tutto il corpo alla perfezione; molti di voi si chiederanno qual`è l`apporto idrico esatto?! Esso è realmente difficile da stimare, per una miriade di variabili che entrano in gioco ogni giorno ed è strettamente soggettivo. Possiamo comunque dire grossomodo che per un uomo medio di 75 kg si aggira sui 2,5 litri di acqua al giorno; questo a mio avviso è la base di partenza, perché se si tiene conto di variabili come l`intensità del lavoro che un individuo svolge, le sedute di allenamento settimanali, l`alternarsi delle stagioni, il cibo che introduce (anch`esso contiene una percentuale di acqua, vedi la frutta e verdura), persino il luogo dove un individuo vive incide. Per non parlare poi a livello ormonale, l`azione quotidiana dell`ormone antidiuretico (ADH), la gestione della pressione arteriosa, la funzione delle ghiandole sudoripare, insomma come avrete già capito è impossibile tenere sotto controllo tutte queste variabili. Quindi come possiamo sapere se siamo ben idratati o no?
Diciamo che per ovviare a tutte queste problematiche anche un pò noiose per certi aspetti, tendiamo a rimanere leggermente alti con la soglia di acqua introdotta, quindi io suggerisco un quantitativo più vicino ai 3 litri di acqua al dì, calcolando chiaramente sempre come base di partenza e un attività fisica di media intensità per 2/3 giorni a settimana. L`apporto idrico è essenziale quanto diverso da attività fisica ad attività fisica, per esempio un maratoneta berrà un quantitativo nettamente superiore ad un atleta di bodybuilding, sia per una questione di idratazione, che di reintegro degli elettroliti, ma anche per i fini dei substrati energetici utilizzati nelle diverse discipline (la prima fa molta leva sul ciclo di krebs e sull`ossidazione dei grassi, la seconda invece sulla glicolisi anaerobica-lattacida) anche per questo i livelli di idratazione sono essenziali. Un indice per capire se siamo ben idratati è il colore dell’urina, se è concentrata e densa di soluti sarà molto torbida, mentre un’urina limpida indica che siamo ben idratati.
Calcoliamo inoltre che è davvero difficile portare i reni ad un carico di lavoro alto, anzi la loro indole è più propensa a lavorare con più liquidi in circolo, proprio perché riescono a smaltire meglio le scorie azotate, e tutti i prodotti di rifiuto che andranno inesorabilmente espulsi nelle urine. Basti pensare che ogni giorno i reni filtrano circa 180 litri di liquidi, viene dunque difficile pensare che si possa avere un carico renale elevato per questo organo così perfetto che svolge il suo lavoro imperterrito fino alla nostra morte, non dimentichiamoci che ne possediamo due, a sottolineare l`importanza di quest`organo. Chiaramente non sto assolutamente consigliando di bere, sei, sette, litri di acqua, sarebbe sciocco e inutile anche per un maratoneta, infatti egli per competizione dovrebbe arrivare ad una soglia di circa 2,5 litri, e in maniera graduale.
Molte persone ignorano il fatto che non si introduce solo acqua nel corpo, ma anche elettroliti come sodio, potassio e magnesio che svolgono un ruolo essenziale su innumerevoli comunicazioni cellulari, in primis la pompa cardiaca infatti in base alla percentuale di sodio e di potassio il cuore aumenta o diminuisce la velocità di contrazione. Detto ciò va capito anche che la velocità di sudorazione va differenziata nell`atleta, infatti un atleta perde con velocità diverse i liquidi dalla sudorazione e gli elettroliti presenti in essa, infatti si tende a bere più acqua di quella che perdiamo, con il risultato che la concentrazione di elettroliti nel sangue è minore, in particolare il potassio cala vistosamente provocando all`inizio crampi. Anni indietro ricordiamo alcuni maratoneti deceduti proprio per questi "piccoli" dettagli, infatti bere con questo sistema così esasperato porta all`iponatremia, con successiva comparsa di crampi, Questi dovrebbero già destare in noi un campanellino d’allarme, in maniera tale da evitare i sintomi successivi molto più pericolosi, parliamo di convulsioni, coma la morte per arresto cardiaco.
C`è una parte del mio lavoro che amo molto, io li chiamo i miti del fitness, già perché ce ne sono davvero tanti, chiunque abbia lavorato nelle palestre di ogni parte del mondo, ha prima o poi sentito e risentito delle leggende metropolitane sul fitness. Quando sento chiacchierare in maniera energica un paio o più persone, mi avvicino sempre perché dietro potrebbe celarsi la leggenda del secolo, quella che ancora non ha sentito nessuno. Vi è mai capitato si dire la frase "dopo di questa le ho sentite davvero tutte" e di ricredervi subito dopo?!. Di leggende sull`acqua ne ho sentite davvero tante, ma quella che mi ha colpito di più è proprio quella che diceva di bere almeno sette, otto litri di acqua al giorno, per facilitare il ricambio idrico e quindi eliminare la cellulite. Quello che c`è da dire però, è che tutti i miti del fitness hanno un fondo di verità; in questo caso di verità ce n’è solo una, cioè che al fine del dimagrimento è comunque corretto avere un buon livello di idratazione corporea, proprio per far lavorare in maniera ottimale il ciclo di krebs e favorire così il dimagrimento.
Spero di avervi dissetato….
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